Ko palune nekobor berša i Komuna Torini užargja e anticiganizmosa jali bimangipe thaj peržovativia mujal e Roma. Akava vakerela le o Igor Stojanović presidenti e asocijakoro „Socio-kulturakoro centro baši avutnipe e Romengoro Sinti thaj Kaminanti“ thaj si pendžardo romano aktivisti ano Torino. Leskere zorale lafia si ko pravdo kontrasti so i komunakiri administracia ko palune berša manglja te nakavel o thanaribe e romane kampengoro . I paluni šansa, ko intervju so o majori (gradonačalniko) dengjale ko 9 mart baši o jurnali „La Republika“ sar so vakerela nakavdo si o romano kampi ano Germaian sar sukcesi e komunakere administraciake sar sekuriteteskoro procesi, cidindor o mahno(desno) orientiri, vakerela o majori e dizjakoro Kjara Apendino.
Tari vaver rig, o Igor Stojanovič si dijamentralno kontra: „ Odova si jek but lačo suno so sa trebula te nakavelpe ano kampo Germano so agorkerga bilačeste. Okola Roma kola so kingje peske khera thaj bešena ko khera ola isilen italijakoro themtnipe. Numa sar te akaja decizia si bahtaribaske“ vakerela o Stojanovič.
Torino | Rom | Igor Stojanovic | Via Germagnano
L’amministrazione comunale di Torino negli ultimi anni ha sdoganato l’antiziganismo, ovvero l’odio o il pregiudizio nei confronti dei rom. A dirlo è Igor Stojanovic, presidente dell’associazione ‘Centro socio culturale rom, sinti e caminanti per il futuro’ e mediatore culturale. Lui del contrasto alla discriminazione nei confronti dei rom ne ha fatto una ragione di vita ed è un attivista molto conosciuto nel torinese.
Le sue sono parole forti che vanno in aperto contrasto con la visione che l’amministrazione comunale negli ultimi anni ha voluto dare delle politiche di superamento dei campi rom a Torino. Ultima occasione l’intervista che la sindaca ha rilasciato martedì 9 marzo al quotidiano La Repubblica nella quale ha rivendicato il superamento del campo rom di via Germagnano come un successo per l’amministrazione comunale “senza un approccio securitario, togliendo un pezzo di narrazione alla destra”, ha dichiarato la sindaca Chiara Appendino.
Di parere diametralmente opposto è invece Igor Stojanovic: “Quel bellissimo sogno che doveva essere il superamento del campo rom di via Germagnano è finito veramente male”, spiega, “In quel campo c’era la prima parte composta da rom storici di origine bosniaca e poi c’era una seconda parte di abusivi provenienti dalla Romania. I rom regolari, quelli che avevano le casette fatte dalle vecchie amministrazioni di Torino tanto per capirci, sono quasi tutti cittadini italiani e avrebbero dovuto ricevere un accompagnamento alloggiativo e lavorativo”. Stojanovic usa il condizionale perché in realtà nei fatti quell’accompagnamento sarebbe arrivato solo in parte.
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